Amauri: «Via dalla Juve? Sto contando i giorni»

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.-*-..-*Kaarot46.-*-..-*-.
view post Posted on 17/11/2011, 22:44     +1   -1




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«A gennaio andrò via, per forza. Dove? Ci sono i miei procuratori che stanno lavorando, sento delle voci, spero che il tutto vada in porto»

TORINO - Amauri non vede l'ora di lasciare la Juve. Dopo aver rifiutato tutte le destinazioni nel mercato estivo, l'attaccante è pronto a salutare a gennaio, e ai microfoni di Sky Spor dichiara: «Spero che finisca subito questo periodo, sto contando i giorni. Ne mancano 35 all'apertura del mercato, 40-45 giorni al mio addio. A gennaio andrò via dalla Juve, per forza. Dove? Ci sono i miei procuratori che stanno lavorando, sento delle voci, spero che il tutto vada in porto. Per ora meglio non dire nulla».

Perché non sei andato a Marsiglia?
A parte che le cose non sono andate proprio come è venuto fuori e come qualcuno voleva dire. C’è un motivo per il quale non sono andato lì, sicuramente non era per i soldi perché mancavano delle cose chiare, ma adesso è inutile pensare a quello che è successo. Ormai hanno preso delle decisioni, giuste o non giuste. Sicuramente, per come la penso io, non giuste, questo è sicuro. Però è inutile adesso alimentare ancora delle polemiche già fatte.

Se potessi tornare indietro?
Tornassi indietro, rifarei la stessa scelta perché, l’ho sempre detto, sono una persona che quando dice una cosa è quella. La cosa bella in questo momento è stare con la mia famiglia, con mia moglie, i miei due figli e la mia terza figlia che sta arrivando. Sulla situazione con la Juventus Spero che finisca subito questa cosa, perciò conto i giorni, dico la verità.

Quanti ne mancano all’apertura del mercato?
Ho contato 35 giorni con le feste, poi altri 10 giorni con il mercato. Da questa affermazione, possiamo dire che a gennaio te ne andrai Per forza. Già ci sono dei contatti concreti? Sicuramente c’è una squadra con la quale ho sempre sognato di giocare, quello è sicuro. Penso che a qualsiasi giocatore, anche a quelli che stanno facendo bene quando si parla di Milan, farebbe piacere se venisse richiesto. Perciò, anche a me, se qualcuno dice “voglio Amauri”, mi rende felice perché comunque significa che sono ancora un giocatore importante.

Tu adesso ti senti un giocatore da grande squadra, da Milan?
Per quello che ho fatto, sì. Su Cassano Gli faccio veramente un grosso in bocca al lupo.

Se recupera, magari ci giochi insieme?
Chissà. Ci troviamo in nazionale, io ci vorrei tornare in nazionale.

Dopo i 7 gol a Parma, pensavi che la tua estate sarebbe stata diversa?
Sì. Pensavo di tornare qua e riprendere a fare quello che ho fatto l’ultimo anno col Palermo, il primo anno con la Juve. Sentivo dentro che ormai la pagina era girata. Sul ritorno alla Juve Sono arrivato carico e dopo due giorni sono tornato all’incubo di nuovo.

E cosa è successo in quei due giorni?
Me lo domando anch’io.

Ti hanno fatto male i cori?
Se c’è una cosa che mi ha fatto più male è quello.

Che rapporto c’è adesso con i tuoi compagni di squadra?
Sono contento che stiano facendo bene e ci sarà anche il momento in cui farò bene anche io. Tutti fanno sempre domande del tipo: “come mai? stai bene? Non mollare, manca poco”... Il rapporto, più o meno è quello.

Sei un po’ invidioso?
No, no, per buttarmi giù ci vuole tanto. Magari cado, ma mi rialzo sempre.
 
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